6 dicembre – Calendario dell’Avvento Rock – Almost Independence Day (Van Morrison)
viva viva il Calendario dell’Avvento Rock! che non fa ingrassare, né spendere quattrini in cianfrusaglie inutili. avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. una canzone al giorno. il tema, per restare in tema, è “l’attesa”. trattasi di attese, il più delle volte, poco ortodosse. buon ascolto.
“Sento i fuochi d’artificio.
Riesco a sentire la gente, la gente, la gente che grida.
Sento le persone che urlano (di qua e di là dal confine, di qua e di là dal confine)
Ed è quasi il giorno dell’Indipendenza.”
L’attesa di Van Morrison in Almost Independence Day – mentre fuori fervono i preparativi per la festa – è rafforzatata ancora di più dal suo modo inconfondibile di cantare. Uno stream-of-consciousness in cui le parole si ripetono più e più volte, seguendo il flusso ossessivo dei pensieri. Più che strofe, formule magiche (questa va oltre i 10 minuti), sottolineate dai crescendo sonori, altrettanto caratteristici. E la formula magica di Independence Day – ci tengo a sottolinearlo – ha portato parecchia fortuna ai Pink Floyd: il loro brano più celebre, praticamente, non è loro, è di Van The Man. Non serve nemmeno che vi dica quale, vero?
«Squillò il telefono. Sollevai la cornetta», racconta Van Morrison, «e il centralinista mi disse: “C’è una telefonata per lei dall’Oregon. È il signor Tal dei Tali”. Era un ragazzo dei Them. Dall’altra parte però poi non rispose nessuno. Proprio in quel momento iniziai a scrivere: “Riesco a sentire la loro chiamata, dall’Oregon”. È da lì che partì tutto».
«Mentre la canzone prosegue, sembra quasi che sia essa stessa, più che il cantante, a guardare la baia di San Francisco e i fuochi d’artificio; mentre ciò accade, il 4 luglio si allontana e ciò che rimane è una terra incerta, non rivendicata, dove l’evento che avrebbe dovuto risolvere la situazione, non ha ancora avuto luogo». (Listening to Van Morrison, Greil Marcus).