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    2017: la playlist mai datata

    “Io non appartengo a un periodo storico. I problemi su cui rifletto possono essere comuni a certe persone, ma mai a tutti, e non sono mai questioni sociali. Sono sempre questioni psicologiche, romantiche o esistenziali. Sono immutabili. Se il film è brutto, lo sembrerà sempre. E se il film è bello, non sembrerà mai datato.” (Woody Allen) Lo stesso vale per la musica. Da sempre, quella che amo non ha né stagione, né età. Ecco perché contravvengo alla regola ferrea dei post musicali di fine anno: nella mia playlist non troverete pezzi usciti nel 2017 (a parte qualche rara eccezione), ma 20 canzoni di qualsiasi anno e provenienza che hanno…

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    “Nico, 1988” non è (solo) un film su Nico

    Dopo averci dormito sopra sono giunta alla seguente conclusione: Nico, 1988 è un film splendido, penalizzato dal fatto che sia appunto (considerato) “un film su Nico” (un po’ anche dai pregiudizi – onestamente comprensibili, di ‘sti tempi – legati al cinema italiano). Mi spiego meglio. Ieri sera al Cinema Beltrade, qui a Milano, saremo stati in 10 a dir tanto a vedere il film di Susanna Nicchiarelli. Una manciata di duri e puri, musicofili incalliti, nostalgici dei Velvet Underground, della Factory di Andy Warhol e di Lou Reed naturalmente. Probabilmente nemmeno così consapevoli di chi fosse davvero Christa Päffgen, che per tutto il film cerca invano di scrollarsi di dosso…

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    chiedi chi era Astrid Lindgren

    (Astrid Lindgren, 1952 – Foto: Karl Werner Gullers) Leggevo spesso Pippi Calzelunghe da bambina. Mia figlia va matta per Lotta e per Emil (ce li ha consigliati Francesca di Edufrog). Che li avesse scritti Astrid Lindgren lo sapevo. Chi fosse realmente questa donna, no. Conoscevo poco e nulla della sua vita, dell’indole ribelle, delle battaglie politiche e della sua forza straordinaria. Poi, un paio di settimane fa, al Teatro Franco Parenti ho visto Astrid, un documentario emozionante e davvero ben fatto che mi ha aperto un mondo. Cose che sono rimaste – La sua emancipazione: fu tra le prime ragazze di Vimmerby (sua città natale) a tagliare i capelli corti…

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    Beck, Velvet Underground & Nico (and a happy New Year!)

    Le feste sono passate. Il 2009 pure. Nel nuovo anno la sottoscritta c’è già entrata a pie pari. Nuove responsabilità, nuovi obiettivi, ma soprattutto meno sprechi di cuore e di tempo. C’è troppo da sentire, annusare, toccare e vedere per perdersi dietro a inutili quisquilie. I punti fermi naturalmente restano ben saldi. E tra questi, sul podio, c’è sempre musica. Velvet Undergorund & Nico, per esempio, è un gran disco. Per la sottoscritta a dir poco un pilastro. Eppure mi piace che Beck ci si sia sporcato le mani, che ci abbia giocato senza troppo timore reverenziale (progetto Record Club). Mi piace che abbia deciso di distribuire gratuitamente in Rete…

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    where you invest your love, you invest your life

    Capita raramente di ascoltare dischi nuovi scritti di cuore e di pancia. Quando cerco carne e poesia, di solito mi rifugio in certezze musicali targate ’60s o ’70s. Ormai so perfettamente dove trovare quelle note sincere e potenti, che non scendono a compromessi. Ecco perché, quando qualcosa, oggi, riesce a farmi vibrare di nuovo in quel modo, lo vivo come un piccolo miracolo, una di quelle scoperte da condividere col mondo intero. Stamattina, mentre guidavo verso la redazione, Sigh No More dei Mumford & Sons mi riempiva la macchina di energia e scintille. Avevo i brividi. Roba da pelle d’oca, davvero. E i brividi ce li ho anche stasera, mentre…

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    la casa gialla

    C’è una casa gialla alla periferia di Milano. Ho preso la tangenziale est mille volte, passandole accanto, per scappare dalla metropoli, ma non l’avevo mai notata. Ho scoperto questo angolino prezioso, solo da quando mi faccio comodamente scarrozzare dalla navetta tutte le mattine, per andare al lavoro. Fate la via Rombon (direzione Cassanese), possibilmente in una giornata limpida. Quando siete a cavallo del Lambro, voltatevi a destra e allungate lo sguardo oltre il ponticello in pietra. La casa gialla se ne sta lì, piccolo gioiellino milanese di due o tre piani, immersa in un verde che nemmeno sembra nostro. Bella come il sole, ogni mattina ricambia il mio sguardo, strizza…