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[oggetti smarriti] intervista a Max Gazzè
Oggi ho deciso di inaugurare la rubrichina degli “oggetti smarriti”, diciamo così. Trattasi di miei articoli mai pubblicati, interviste mai uscite o pezzi già belli confezionati, pesantemente sfoltiti. Perché in questo mestiere ogni tanto (ultimamente più spesso) capita, per congiunzioni astrali sfavorevoli o cambi di guardia, di ritrovarsi per le mani tanto materiale inutilizzato. E siccome da piccola mi hanno insegnato che non si butta via niente (non solo quando si tratta del maiale), eccoci qui con il primo della lista: Max Gazzè, uno scarto (mi si perdoni il termine) assai pregiato. Una premessa. Prima ancora che iniziassi a scrivere, a farlo come mestiere intendo, il buon vecchio Max si…