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Non solo cachemire (Rokia Traoré)


(Einaudi, Rokia Traoré, Cucinelli © lovlou)

Non si vive di solo cachemire. Per fortuna…! Visto quello che costava il gilet di Cucinelli su cui ho messo gli occhi giovedì scorso a Solomeo (Perugia).

Ancora una volta sono stata coinvolta in un evento tra musica e moda (ultimamente va di moda l’accoppiata). Di "fashion" c’erano nome (Brunello Cucinelli), trattamento (un eurostar privato ci ha portati da Milano a Perugia, serviti e riveriti di tutto punto) e cena di gala. Di sonoro invece due presenze d’eccezione: il pianista Ludovico Einaudi e la cantante del Mali Rokia Traoré.

Il signor Cucinelli ha presentato alla stampa giovedì scorso il suo teatro e lo ha fatto ospitandovi la prima dello spettacolo di Ronconi e Mazzonis, Nel bosco degli spiriti. Conferenza stampa e giornalisti imbellettati a parte, la sottoscritta è rimasta affascinata soprattutto da Rokia Traoré, che ha cantato tre brani all’interno dello spettacolo, accompagnata dalle note del pianoforte di Einaudi.

Rokia è africana, del Mali. Ha una voce che incanta e una presenza scenica incredibile. Niente da dire sulla regia di Ronconi o sulle musiche di Einaudi, per carità… ma quando è uscita lei, abito lungo rosso cangiante, e ha accennato le prime note, avevamo tutti gli occhi sgranati. L’avevo già sentita in duo con Toumani Diabate, ma giovedì sera è stata la mia prima volta dal vivo. Straordinaria! La fanciulla ha un disco in uscita (Tchamantché). E merita l’ascolto.

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