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    è tempo di Kaki

    Questo titolo, qualche anno fa, me lo suggerì mio zio Piac’ (lo spiritosone!) per un’intervista che avevo fatto a Kaki King. Nel 2005, su GQ, scrivevo più o meno così: “… di New York, Kaki King ha assorbito il sound energico e sincopato, figlio del traffico del downtown. I suoi modelli sono i giganti del finger-picking (Leo Kottke e Alex DeGrassi). I suoi primi spartiti quelli di Beatles e Fleetwood Mac…” Lei suonerà martedì 17 marzo alla Casa 139 (Milano) e io, che dal vivo l’ho già ascoltata, non me la perderò nemmeno sta volta. Qui c’è anche la video-intervista, dalla terrazza panoramica dell’Hotel Galles. Il titolo (è tempo di Kaki)…