-
Bob e i numeri doppi
33 anni si apprestano ad appesantirmi la schiena. Meno di una ventina di giorni e avrò sulle spalle questo numero doppio. Due volte 3 anni insomma. Il che significa: doppia dose di risate, doppio giro di lacrime, doppia quantità di minchiate, ma soprattutto doppia voglia di continuare a stordirmi di musica. A quanto pare a Bob (Dylan) dev'esser giunta voce della cosa e ha deciso di far uscire il suo nuovo album proprio nel mio mese (aprile). Mojo, che di tracce ne ha già ascoltate 7 in anteprima, sostiene che il disco sarà sicuramente in lizza tra i migliori del 2009. Io dal canto [ ... ]
-
Cosa resta (dylaniane visioni)
Cosa resta di I’m not there (Todd Haynes)? Quest’immagine, sopra tutte, impressa nella mente. Bianco e nero tra Méliès e Tim Burton. Una pellicola surreale, emozionante, visionaria, intricata, densa e geniale, che lascia appesi tra cielo e terra come palloncini. (qualche spiegazione qui) “… The guilty undertaker sighs, The lonesome organ grinder cries, The silver saxophones say I should refuse you. The cracked bells and washed-out horns Blow into my face with scorn, But it’s not that way, I wasn’t born to lose you…”